NEI DINTORNI

Il Resort si trova strategicamente piazzato tra luoghi e dintorni, facilmente raggiungibili.

PARCO ARCHEOLOGICO DI SELINUNTE

PARCO ARCHEOLOGICO DI SELINUNTE

Sito presso la foce del fiume dove cresce ancora il prezzemolo selvatico (selinon) che diede il nome al corso d’acqua ed alla città, si avvalse della sua felice posizione per esercitare i suoi fruttuosi commerci soprattutto con i Punici che vivevano nella parte più occidentale della Sicilia. L’area archeologica si divide in sei imponenti parti: Acropoli, Collina di Manuzza, Collina Orientale, Collina della Gaggera, Quartiere Artigianale, Battistero Bizantino. Ancora oggi, malgrado il degrado dovuto alla conquista da parte dei cartaginesi e la conseguente distruzione della città e il passare del tempo, Selinunte mosta tutta la sua bellezza. Un esperienza che non si può perdere!

CAVE DI CUSA

CAVE DI CUSA

Si tratta delle cave di pietra caratterizzate da banchi di calcarenite estesi lungo circa 2 km in prossimità della costa, da cui veniva estratto il materiale per le costruzioni selinuntine. Esse furono in uso dal VI secolo a.C. fino alla sconfitta dei greci da parte dei cartaginesi nel 409 a.C.

L’elemento più significativo che vi si nota è la brusca interruzione dei lavori di estrazione, di lavorazione e di trasporto dei rocchi di colonna, dovuta alla minaccia che incombeva sulla città nel 409 a.C. per l’improvviso sopraggiungere dell’esercito cartaginese. La repentina fuga dei cavatori, degli scalpellini e degli operai addetti, ha fatto sì che oggi noi possiamo non solo riconoscere ma anche seguire tutte le varie fasi di lavorazione: dalle prime profonde incisioni circolari, fino ai rocchi finiti che attendevano soltanto di essere trasportati via.

MARINELLA DI SELINUNTE

MARINELLA DI SELINUNTE

L’abitato, sorto alla fine dell’ottocento come porto di pescatori, si estende su un lungo litorale sabbioso. Oggi è un centro turistico-balneare. La pesca vi è ancora praticata con piccoli pescherecci a servizio delle attività turistiche. Tutti i giorni, intorno alle ore 8 nella Piazza Empedocle, si svolge il locale mercato del pesce.

RISERVA NATURALE FOCE DEL FIUME BELICE E DUNE LIMITROFE

RISERVA NATURALE FOCE DEL FIUME BELICE E DUNE LIMITROFE

La riserva ha un’estensione territoriale di circa 130 ettari denominata zona A (riserva) alla quale si aggiungono altri 140 ettari, classificati come zona B in quanto area della preriserva. La riserva naturale della foce del fiume Belice è un’area lacustre costiera estesa per oltre 5,0 km sulla costa meridionale della Sicilia e bagnata dal Canale di Sicilia, tra Marinella di Selinunte e il promontorio di Porto Palo, mentre all’interno è delimitata dalla linera ferroviaria Castelvetrano-Sciacca, sospesa dal 1986. Qui sbocca in mare il fiume Belice dopo un corso di 77 chilometri. Esso nasce all’interno della Sicilia a Piana degli Albanesi ed ha andamento stagionale. La foce ha zone depresse che periodicamente vengono inondate dall’acqua salmastra. Il litorale è sabbioso ed è costellato di piccole dune che si spostano sotto l’azione dei venti. L’ultimo tratto del fiume, penetra all’interno della riserva seguendo un percorso quasi rettilineo per poi distendersi parallelamente al litorale e, dopo aver formato un’ultima ansa, si getta nel mare. La riserva è stata istituita, soprattutto, per favorire la conservazione e la ricostituzione delle formazioni dunali, della flora e della fauna tipiche degli ambienti sabbiosi. Essa comprende ambienti diversi: le dune, la foce deI fiume con la tipica vegetazione palustre e, nella parte più interna, la macchia mediterranea sempreverde.